Cos’è La POLMONITE ?
La polmonite è una forma di infezione respiratoria acuta che colpisce i polmoni.
Essa è comunemente causata da un’infezione batterica o anche da virus, funghi o dall’aspirazione di un corpo estraneo.
I Polmoni
Al termine dei bronchi, paragonati volgarmente a “tubi” che trasportano l’aria si trovano i polmoni.
Nei Polmoni si trovano delle piccole sacche piene di aria disposte a grappolo chiamate alveoli polmonari.
Gli alveoli permettono lo scambio di gas tra aria e sangue (ossigenazione del sangue).
Nella POLMONITE gli alveoli si infiammano e si riempiono di liquido, rendendo difficile la respirazione e impossibili gli scambi di aria con il sangue.
Come si trasmette?
Alcune categorie di persone sono particolarmente a rischio di ammalarsi di polmonite:
- neonati o bambini molto piccoli
- anziani
- fumatori
- persone con l’asma
- la fibrosi cistica
- con malattie del cuore, dei reni o del fegato
- individui con il sistema di difesa dell’organismo (sistema immunitario) indebolito, ad esempio, da l’influenza, dal virus dell’immunodeficienza umana (HIV), dall’AIDS o sottoposti a chemioterapia per la cura di tumori o in cura con farmaci che abbassano le difese immunitarie a seguito di un trapianto d’organo.
Le Cause
Polmonite batterica in genere, è causata da un batterio, lo Streptococcus pneumoniae, conosciuto anche come pneumococco.
Oltre alla polmonite di origine batterica, ne esistono anche altre forme:
Polmonite virale più comunemente causata dal virus respiratorio sinciziale (RSV) soprattutto nei bambini di età inferiore ad un anno.
Si presenta come una “bronchiolite” che colpisce i bronchi più piccoli.
Altre cause di polmonite virale sono i virus influenzali di tipo A o B e i coronavirus
Polmonite fngina, rara, colpisce di solito le persone con un sistema immunitario indebolito
Polmonite ospedaliera (o nosocomiale), si verifica durante il ricovero in ospedale di persone curate per altre malattie o sottoposte ad interventi chirurgici.
Sono particolarmente a rischio gli individui ricoverati in terapia intensiva e sottoposti a respirazione artificiale (ventilazione meccanica). La polmonite ospedaliera è causata da diversi batteri, in particolare: Pseudomonas aeruginosa, Acinetobacter, Klebsiella pneumoniae
I sintomi
I sintomi causati dalla polmonite possono comparire all’improvviso, nell’arco di 24-48 ore, o possono presentarsi più lentamente nel corso di parecchi giorni.
Come si individuano i sintomi della polmonite virale e di quella batterica?
Sono i sintomi più frequenti con cui si manifesta la polmonite sono: brividi, difficoltà a respirare, stanchezza, inappetenza, tosse, catarro e febbre alta.
L’infezione penetra in profondità fino ai polmoni dove favorisce l’accumulo di muco che tende a solidificarsi, ostacolando il passaggio dell’aria e determinando i principali segni della malattia.
La frequenza dei battiti del polso e del respiro accelera, il dolore acuto al torace peggiora quando si tossisce, compare febbre alta che non accenna a diminuire (ma si può avere anche polmonite senza febbre), il catarro è di colore marrone o striato di sangue.
Può coesistere la bronchite, un’infezione delle vie respiratorie prevalentemente su base virale, meno grave seppur spesso più fastidiosa e prolungata nel tempo.
I sintomi della polmonite
La polmonite se curata non lascia tracce.
Se, invece viene trascurata può favorire la comparsa di complicazioni come la pleurite,.
La pleurite è un’infiammazione del doppio foglietto che circonda i polmoni, percepita come un forte dolore al petto.
Oltre alla pleurite ci sono altre complicanze quali:l’ascesso polmonare (un accumulo di batteri nei polmoni) e la sepsi generalizzata (un’infiammazione di tutto l’organismo).
COVID – 19 La differenza
Che cos’è un Coronavirus?
I Coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS).
I Coronavirus sono stati identificati a metà degli anni ’60 e sono noti per infettare l’uomo ed alcuni animali (inclusi uccelli e mammiferi).
Le cellule bersaglio primarie sono quelle epiteliali del tratto respiratorio e gastrointestinale.
Ad oggi, sette Coronavirus hanno dimostrato di essere in grado di infettare l’uomo.
Che cos’è un nuovo Coronavirus?
Un nuovo Coronavirus (nCoV) è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell’uomo.
Nonè mai stato identificato prima di essere segnalato a Wuhan, Cina, a dicembre 2019.
Cosa è il SARS-Cov-2?
Il virus che causa l’attuale epidemia di coronavirus è stato chiamato “Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus.
La malattia provocata dal nuovo Coronavirus ha un nome: “COVID-19” (dove “CO” sta per corona, “VI” per virus, “D” per disease e “19” indica l’anno in cui si è manifestata).
Il nuovo Coronavirus non è lo stesso della SARS
Quali sono i sintomi del COVID-19?
I sintomi più comuni di sono febbre, stanchezza e tosse secca.
Alcuni pazienti possono presentare indolenzimento e dolori muscolari, congestione nasale, naso che cola, mal di gola o diarrea.
Questi sintomi sono generalmente lievi e iniziano gradualmente.
Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.
Quanto dura il periodo di incubazione?
Il periodo di incubazione rappresenta il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici. Si stima attualmente che vari fra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni.
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