Che cos’è il Mantra?
Mantra è un sostantivo maschile sanscrito, “Man” che significa “mente” e “Tra” che significa “strumento”.
Ovvero è un veicolo o strumento del pensiero o del pensare.
Un’etimologia tradizionale fa invece derivare il termine sempre dal verbo man ma collegato al sanscrito tra che, in fine compositi, diviene aggettivo con il significato “che protegge”, quindi “pensare, pensiero, che offre protezione.
L’importanza delle parole non risiede tanto nel loro significato quanto piuttosto nella loro sonorità, infatti molti di essi risultano non traducibili e non comprensibili.
Nella tradizione Vedica era un inno recitato dal brahmano durante le cerimonie liturgiche, utilizzato quindi per invocare la divinità o influire magicamente sul mondo.
Ma è soprattutto nell’ambito Tantrico (sia induista sia buddhista) che si sono diffusi.
Nelle tradizioni tantriche essi associati alle divinità sono considerati la forma fonica della divinità stessa.
Altri invece, rappresentano, parti del corpo o del cosmo.
Come si pratica?
Un mantra, per essere efficace deve essere recitato rigorosamente in lingua sanscrita e in vari modi: ad alta voce, sussurrato, anche solo enunciato mentalmente e nel silenzio della meditazione.
Ma sempre con la corretta intonazione.
Secondo la tradizione sanscrita non lo si può apprendere da un testo o da altre persone, ma deve essere trasmesso da un guru, un maestro che lo consacri , con riti che non sono dissimili dalla consacrazione delle icone.
La sua ripetizione rituale di solito è praticata servendosi di un rosario risalente all’epoca vedica.
Ce ne sono alcuni che vengono ripetuti fino a un milione di volte:
E’ molto importante il controllo della respirazione.
Nelle tradizioni tantriche, è accompagnato dalle mudrā, gesti simbolici effettuati con le mani, e con pratiche di visualizzazione della Kundalini (energia interiore).
Di conseguenza essi ci aiutano a modificare le nostre vibrazioni, in modo da entrare in risonanza con ciò che vogliamo sperimentare.
La recitazione avvia una potente vibrazione che corrisponde ad una frequenza specifica .
Il Mantra calma la mente.https://it.wikipedia.org/wiki/Pagina_principale
Ogni ripetizione conduce alla distruzione del linguaggio; in alcune tradizioni mistiche, questa distruzione sembra essere la condizione di esperienze spirituali.
I bīja
I bīja (“seme”) sono monosillabi che generalmente non hanno un significato semantico, o lo hanno perso nel corso del tempo, ma vanno interpretati come suoni semplici atti a esprimere o evocare particolari aspetti della natura o del divino.
Inoltre a questi sono attribuiti funzioni specifiche e interpretazioni che variano di scuola in scuola.
Spesso questi “semi verbali” sono combinati fra loro fino a costituire un mantra, oppure adoperati come tali essi stessi (bījamantra).
Il più conosciuto fra questi è AUM considerato il suono primordiale, forma fonica dell’Assoluto.
Tradizionalmente essi vanno ripetuti 108 volte al giorno per 40 giorni.
Si possono ottenere dei risultati anche prima dei 40 giorni, tuttavia più spesso si ripete il Mantra, tanto più quella particolare vibrazione si stabilisce dentro di noi.