1° parte dell’Articolo della Dott.ssa Alessandra Volpe Brinzaglia in Psicologia Clinica e di Comunità
Il senso più strettamente associato con la pelle, è il senso del tatto.
Esso è il più importante dei sensi, ed è il primo a svilupparsi nell’embrione umano.
Quando l’embrione è lungo appena due centimetri e mezzo dalla testa al coccige, e ha un’età di meno otto settimane, si può notare come una leggera carezza sul labbro superiore o sulle ali del naso provochi l’inarcamento del collo e del tronco per sfuggire alla fonte della stimolazione.
La sua pelle è già molto sviluppata, sebbene in maniera assolutamente non paragonabile allo sviluppo che ancora deve affrontare.
Alla nascita la pelle è sollecitata a molte nuove reazioni di adattamento in un ambiente assai più complesso di quello a cui era esposta nell’utero. Attraverso l’ambiente atmosferico sono trasmessi, oltre ai movimenti dell’aria, anche diversi tipi di gas, particelle, parassiti, virus, batteri, cambiamenti di pressione e di temperatura, umidità, luce e altre cose. La pelle è attrezzata a rispondere con straordinaria efficienza a tutti questi stimoli.
Di gran lunga il più esteso apparato del corpo, la pelle svolge quattro finzioni fisiologiche:
1) Difesa del corpo da offese meccaniche, da radiazioni e dall’invasione di sostanze e organismi estranei;
2) Organo di senso;
3) Regolatore della temperatura;
4) Organo di metabolismo e dell’immagazzinamento dei grassi, e del metabolismo dell’acqua e dei sali mediante la traspirazione.
La maggior parte di noi non fa caso alla propria pelle tranne quando essa brucia e si squama, o si riempie di foruncoli o suda sgradevolmente. Invecchiando cominciamo a scoprire le qualità della pelle- solidità, elasticità, compattezza- alle quali non avevamo prestato la minima attenzione finché non abbiamo cominciato a perderle.
In quanto apparato sensoriale, la pelle è il più importante sistema organico del corpo.
Un essere umano può trascorrere la vita cieco e sordo o completamente privo dei sensi dell’olfatto e del gusto, ma non può sopravvivere senza le funzioni proprie della pelle.
Quali sono i vari tipi di stimolazione cutanea che sono necessari per un sano sviluppo fisico e comportamentale dell’organismo?
A che cosa porta la mancanza o l’insufficienza di particolari tipi di stimolazione cutanea?
Il modo in cui tutti i piccoli di tutti i mammiferi si rannicchiano e si accoccolano contro il corpo della madre, dei fratelli o di qualsiasi altro animale, induce a pensare che la stimolazione cutanea sia un’importante necessità biologica, per il loro sviluppo fisico e comportamentale. Quasi tutti gli animali amano essere accarezzati o comunque ricevere stimolazioni cutanee. I cani dimostrano un desiderio insaziabile di carezze, i gatti se le gustano facendo le fusa, e lo stesso avviene con innumerevoli altri animali domestici e selvatici.
Dalle osservazioni e dagli esempi riportati emerge chiaramente che la stimolazione cutanea nelle varie forme in cui vengono ricevute è di primaria importanza per il loro sano sviluppo fisico e comportamentale.
Probabilmente, la stimolazione tattile ha un’incidenza decisiva nello sviluppo dei rapporti emotivi e affettivi, e il “tocco”, in senso proprio o figurato, e l’amore sono strettamente connessi.
In altre parole si impara ad amare non perché ce lo insegnano ma per il fatto di essere amati.
Nel IX secolo più della metà dei bambini moriva regolarmente ne corso del primo anno di vita per una malattia chiamata Marasma, anche nota come Deperimento Organico Progressivo. Ancora nel secondo decennio del XX secolo il tasso di mortalità infantile entro il primo anno di vita, in alcuni orfanotrofi degli Stati Uniti, era quasi al 100%.
Il dottor Henry Dwight Chapin, celebre pediatra di New York, riconoscendo l’aridità degli orfanotrofi, introdusse in America il sistema di affidare i bambini a famiglie private invece di abbandonarli negli istituti.
E‘ interessante notare che fra gli individui che da piccoli furono separati dalla madre si trova un’alta percentuale di asmatici, ciò fa pensare che alcuni tipi di asma siano almeno in parte dovuti a carenza di stimolazione tattile nella prima infanzia.
E‘ noto, che un attacco di asma può cessare o attenuarsi se qualcuno abbraccia l’asmatico.
Da tutto ciò si può capire il perché in questo periodo ci sia una richiesta di farsi Massaggiare.
Massaggiare = Coccolare
Per questo l’atto terapeutico per eccellenza è il “Contatto” non le manovre del massaggio.
Contatto= Comunicazione
FINE 1° PARTE
Dott.ssa Alessandra Volpe Brinzaglia